120 secondi, storia di un soccorso.

Ore 13.28. Squilla il telefono della Croce Verde, sullo schermo la scritta: "centrale 118".

Marco risponde, fa un balzo, la situazione è seria: paziente in arresto cardiaco.

Marco e Cinzia scendono le scale di corsa, salgono in ambulanza e raggiungono la destinazione.

Guanti, mascherina, cuffia, borsone

Il paziente è a terra, cianotico in volto.

Marco si inginocchia a terra e inizia le manovre di rianimazione cardio polmonare.

Nel frattempo Cinzia prepara il necessario per la ventilazione e controlla che nessuno si avvicini a Marco e al paziente.

Il tutto avviene in silenzio.

Cinzia e Marco parlano con gli sguardi.
«Uno, due, tre, quattro...»: il tempo sospeso è scandito soltanto dal conteggio delle compressioni.

Dopo le prime manovre il defibrillatore indica di erogare la scarica.
Cinzia e Marco fanno sicurezza intorno a loro

– scarica –

Continuano ancora il massaggio, alternato alla ventilazione.

Finisce il secondo ciclo, l’uomo respira, è cosciente.

È VIVO.

Tutto accade nell’arco di 2 soli minuti.

120 secondi.

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